Don Nicola Pascazio

2º PARROCO Dl SAN GIROLAMO 

RICORDA GLI ANNI PIU’ BELLI DEL SUO SACERDOZIO

Ricordo con grande nostalgia la mia lunga permanenza alla guida della comunita’, dal 1967 al 1979.
Quante realizzazioni, di ordine strutturale e spirituale, quante gioie ma anche quante difficolta’ da superare. Il Signore mi ha assistito e per questo gli rendo grazie.
In quegli anni, la mia primaria preoccupazione, fu quella di aiutare le persone a conoscersi e a familiarizzare, per formare una vera “comunita’”; purtroppo, pero’, fui costretto a dover ricomin ciare per ben tre volte.
Infatti nel 1973 tutti gli abitanti delle palazzine A, B, C, D, E, F, furono sloggiati e trasferiti nel nuovo comprensorio delle case popolari del quartiere S. Paolo e al loro posto, dopo una sommaria ristrutturazione, vennero nuovi abitanti.
Nel 1974 sorsero i grandi palazzi di Via S. Girolamo e di Via Ottorino Respighi, ed i nuovi arrivati non si amalgamavano con gli abitanti delle case popolari.
Infine, nel 1975, tutti gli abitanti delle case popolari furono trasferiti al Rione Japigia dove fu fondata la Parrocchia di San Luca.
Questo continuo movimento demografico mi costrinse a dover ricominciare continuamente la pastorale con i nuovi venuti e a reinventare forme di aggregazione. Tra le varie iniziative escogitate bisogna ricordare la realizzazione della festa Patronale di S. Girolamo a settembre e la serie di ben otto “Ponte d’oro” con la partecipazione dei bambini della Parrocchia. Usavo dire a Mons. Nicodemo e poi a Mons. Ballestrero che quasi ogni anno cambiavo parrocchia…
L’attivita’ che pero’ mi ha dato tante soddisfazioni e’ stata la educazione cristiana dei ragazzi. Infatti, fin dall’inizio del mio arrivo, nella parrocchia riuscii ad avere al catechismo tutti i bambini delle elementari ed i ragazzi della scuola media; riuscii a distaccare la celebrazione della cresima a due anni dalla prima comunione e a continuare anche dopo il sacramento della cresima la catechesi biblica con i ragazzi piu’ grandi, facendoli diventare “assistenti” al catechismo. Ogni sabato visitavo i ragazzi a scuola per avere con loro un continuo contatto e per sensibilizzare gli Insegnanti ad una educazione religiosa anche a scuola. Molto intensi furono i rapporti di collaborazione con il Direttore Didattico Prof. Filippo Ierardi, che collaboro’ in pieno alla vita parrocchiale, e con il preside della scuola Media Prof. Giovanni Bozzo, che mi fu sempre vicino.

Posso dire, comunque, che alla parrocchia ho dato gli anni piu’ belli del mio sacerdozio, perche’ e’ stata “il primo amore”; venni infatti molto giovane e pieno di tanta disponibilita’ al lavoro pastorale. 


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